Il programma spaziale segreto del Pentagono ... di Cristoforo Barbato


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Le dichiarazioni del “Padre dello Stealth”

A conclusione di quanto fino ad ora esposto ed in risposta ad un certo scetticismo di parte del tutto gratuito e di quei sedicenti “esperti” di turno che sembrano ignorare certe informazioni riporto alcune inequivocabili dichiarazioni rilasciate dal compianto Dr. Ben Rich colui che sviluppò il caccia F-117 Stealth. Rich, riconosciuto come uno dei migliori ingegneri aerospaziali mondiali, è stato presidente della Lockheed quale successore di Kelly Johnson il fondatore delle Skunk Works. Stando a quanto asserito da Bill Hamilton in un articolo pubblicato in Italia dalla rivista Area 51 (cfr. Area 51 N° 3 dicembre 2005) Rich avrebbe risposto, grazie all’interesse di un comune amico, ad alcuni interrogativi posti dall’ufologo americano. “Rich, scrive Hamilton, confermò quanto segue: 1. Vi sono due tipi di UFO – quelli che costruiamo noi, e quelli che costruiscono LORO. Ricavammo informazioni sia dai recuperi in seguito a schianto, sia da oggetti “consegnati”. Il Governo sapeva e fino al 1969 partecipò attivamente alla gestione delle informazioni. Dopo l’”epurazione” Nixon nel 196, l’Amministrazione fu gestita da un consiglio di direttori privati. 2. “Un” oggetto - per distinguerlo dall’“Oggetto” – venne recuperato vicino all’unica base atomica operativa al mondo (Roswell AFB) nel 1947. Progettazione di fusoliere, misurazioni aerodinamiche e informazioni sulla propulsione vennero trasmesse direttamente a Jack Northrop e Kelly Johnson, a cominciare dal 1950, con una rilevante quantità di dato trasmessi dal “The Working Group” alla Divisione Tecnologie Straniere della base aeronautica di Wright-Patterson, nel 1952. “L’oggetto” si riferisce alla denominazione top secret della variante originale dell’aereo spia di Kelly dell’U-2 (TR-1), in bilancio del Congresso e del Pentagono negli anni ’50. 3.

Dr. Ben Rich Kelly Johnson

Pressoché tutti i progetti aerospaziali “Biomorfici” erano ispirati all’astronave di Roswell, a partire dal Blackbird SR-71 di Kelly sino agli attuali droni, UCAVe velivoli spaziali”. Ma una dichiarazione davvero “sorprendente” Rich la fece nel Marzo del 1993 in occasione di una conferenza di ingegneria tenutasi a Los Angeles a cui parteciparono ingegneri aerospaziali ed informatici di svariate aziende aerospaziali e di software. Rich in quell’occasione rivelò all’ingegnere Jan Harzan, futuro Direttore di Sezione del MUFON (Mutual UFO Network) di Orange County, CA, che: “abbiamo ora la tecnologia per riportare a casa gli ET”. Tra l’altro tale circostanza è stata in seguito confermata al ricercatore Steven Greer del CSETI (Center for the Study of Extraterrestrial Intelligence) in quanto Harzan era un consulente membro dello stesso CSETI. “Uno dei membri del mio gruppo - afferma Greer riferendosi a Jan Harzan - era alla conferenza , e dopo a fine lavori, Rich aveva intorno a se una quindicina di persone circa. Ben Rich che è stato a capo alla Lockheed di questi ultra-segreti black project, si rivolse al gruppo e disse: “oggi abbiamo già i mezzi per viaggiare tra le stelle, ma queste tecnologie sono chiuse in progetti occulti e ci vorrebbe un miracolo divino per farle uscire fuori a beneficio di tutta l’umanità…” (v. “L’intervista al Gesuita” in merito all’SVS).

Blackbird SR-71

A conferma di quanto appena scritto inevitabile salta agli occhi il recente caso dell’hacker inglese Gary McKinnon che gli Stati Uniti accusano di aver causato 700 mila dollari di danni ai loro computer militari della Difesa (esercito, marina ed aeronautica), dei suoi sistemi governativi e di 16 computer della NASA per le sue reiterate intrusioni informatiche. McKinnon ha affermato di avere passato due anni a cercare prove dell’esistenza degli UFO e della tecnologia aliena, e di averle trovate; testimonianze che fanno riferimento all’anti-gravità, a una fonte di energia di origine extraterrestre.

Gary McKinnon Disclosure Project

“Ero in cerca di tecnologia soppressa, - ha dichiarato l’hacker in un’intervista al programma “Click” della BBC di quest’anno - definita con un’espressione ridicola “tecnologia degli UFO”. Credo che sia il segreto meglio conservato del mondo, una cosa molto importante: i pensionati non possono pagare le bollette del riscaldamento, si invadono Paesi per assegnare all'Occidente appalti per il petrolio, e nel frattempo parti segrete del governo tengono lì questa tecnologia soppressa che darebbe energia gratis”. Non solo alla domanda postagli su cosa mai avesse scoperto di così compromettente all’interno della NASA McKinnon parla di alcune fotografie: “Una di queste persone - l’hacker menziona una testimone del Disclosure Project di Steven Greer in cui si era inmbatutto durante le sue ricerche - era un’esperta fotografica della Nasa, la quale ha detto che nell’edificio numero 8 del Johnson Space Center cancellavano regolarmente le immagini degli UFO dalle immagini satellite ad alta risoluzione. Ha detto che c’erano cartelle denominate “filtrate” e “non filtrate”, “lavorate” e “crude”, qualcosa del genere”. (…) “Ho estratto una foto da una cartella, e tenendo a mente che era una connessione internet molto lenta, a 56k, all’epoca del dial-up, ho abbassato la risoluzione. Ciò che è comparso sul mio schermo era straordinario. Era il culmine di tutti i miei sforzi. Era l’immagine di qualcosa che non poteva essere prodotto da mani umane. Si trovava sopra l’emisfero terrestre. Assomigliava un po' a un satellite. Era a forma di sigaro e aveva cupole geodesiche sopra, sotto, e a entrambe le estremità, e malgrado fosse a bassa risoluzione, l’immagine era molto ravvicinata. Questa cosa era sospesa nello spazio, e non aveva giunture, nessuno dei segni della normale fabbricazione umana”.

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