Prove sull'origine dei Grigi e motivi dei rapimenti di esseri umani Parte seconda : analisi dei motivi delle abductions

(di Giacomo Casale)

 

 

 

Da vari documenti, informazioni e rapporti degli addotti, possiamo postulare che i Grigi esistono e sono qui. Ci sono molti rapporti oggi disponibili se sappiamo dove cercare: qualcuno teorizza che i Grigi sono i discendenti dell'attuale razza umana provenienti dal futuro; altri affermano che essi sono una forma di vita completamente differente dalla nostra. Questi documenti completano le varie teorie, ed epurano quelle ipotesi considerate altamente inverosimili o contraddittorie .

Teoria dei cloni

•  Rapimenti e clonazioni

In primo luogo, i fatti sembrano dimostrare che i Grigi siano realmente dei cloni. Questa non è una teoria nuova, ma semplicemente una variante di altre da tempo circolanti.

Ci sono diverse ragioni che ci inducono a propendere per la suddetta tesi, se accettiamo le descrizioni comportamentali e fisiche, così come dedotte dalle testimonianze dei rapiti e da altri relativi rapporti.

In ogni caso, le più interessanti prove di quanto sopra affermato, si evincono dalle modalità stesse dei rapimenti, e non semplicemente dai rapporti di seconda e terza mano, derivanti da testi più o meno credibili, e quasi invariabilmente relativi a “vasche contenenti organi di corpi umani ed alieni sezionati da qualche parte nel deserto del New Messico”.

I Grigi stanno rapendo maschi e femmine umani con l'intento di estrarre sperma, ovuli e altri campioni delle nostre sequenze genetiche per motivi ignoti.

Sembra esserci una risposta sul perché essi lo fanno, se dati pertinenti sono presi in considerazione, come il lettore avrà presto modo di vedere.

Innanzitutto i Grigi devono essere cloni, e la miglior prova è costituita dal loro comportamento durante i rapimenti.

Possiamo estrapolare dal principio di indeterminatezza di Heisenberg (che si riferisce alla meccanica quantistica e all'incertezza dell'ubicazione e della quantità di moto di un elettrone in un'orbitale) che le sequenze genetiche si esauriscono e iniziano a presentare errori dopo diverse generazioni di ripetute clonazioni di cloni, che è ciò che molti credono stia avvenendo con i Grigi.

La ripetuta clonazione di cloni, dopo diverse generazioni, equivale all'accoppiamento tra consanguinei, per cui nuovi errori si inseriscono nel codice genetico, sino a che i cloni creati non risultano più funzionali e nascono morti.

Questo fenomeno è anche comunemente osservabile nella registrazione di audio o video cassette partendo da un'altra registrazione. Copia dopo copia, la qualità complessiva della registrazione diminuisce inesorabilmente rispetto al “master” originale.

Questo postulato può essere dedotto dal fatto che la catena di DNA umano è molto lunga e contiene molte informazioni. E se i Grigi hanno un codice genetico affine a quello umano, questa ipotesi potrebbe stare in piedi.

Gli esseri umani possiedono una grande varietà genetica, e le mutazioni da una generazione alla successiva incrementano tale varietà.

Tuttavia le mutazioni che emergono nel corso dell'evoluzione umana (il più delle volte impercettibili) generalmente non coinvolgono le funzioni delle principali strutture del corpo.

La riproduzione sessuale è anche una barriera contro mutazioni radicali riguardanti in maniera drastica l'intero organismo. Con i cloni, tuttavia, le mutazioni, per quanto piccole, saranno trasmesse da una generazione all'altra, e con il numero di esse, aumenterà la possibilità di una fatale mutazione.

L'assoluta complessità delle molecole di DNA (negli umani) rende estremamente difficile mantenere ogni singolo tratto del codice genetico, e così gli errori di sequenza “scivolano” nel passato.

Vi è un altro problema in questa situazione : mentre i Grigi sembrano capaci di ibridare il loro materiale genetico con quello umano, la loro attuale conoscenza di concetti di ingegneria genetica veramente evoluti sembra essere deficitaria.

Essi non sono capaci di manipolare il loro codice genetico (o quello umano) oltre il necessario per l'incrocio di due tipi di molecole replicate.

Ciò implica inoltre, che essi ne hanno perso, per qualche motivo, la cognizione o non l'hanno mai posseduta . In ogni caso, sembra che i Grigi non abbiano molto controllo sul codice genetico degli ibridi creati. Di conseguenza, clonare partendo da cloni, crea un dilemma che è fatale per una specie dipendente dalla clonazione quale unica tecnica di riproduzione.

Ad ogni modo, è possibile, con le tecniche di ingegneria genetica che i Grigi sembrano possedere, infondere DNA vitale o altro materiale genetico, adeguatamente modificato, nelle future generazioni di cloni, creando così ibridi o altri esseri molto simili a quelli spesso descritti dai rapiti.

Qualcuno potrebbe a questo punto obiettare : se i Grigi hanno la tecnologia per fare tutto questo, perché non creano il materiale genetico di cui hanno bisogno e riassestano il loro DNA da soli senza ricorrere ai rapimenti di umani?

La risposta è molto semplice ed è una questione di “economia di mezzi”: è

molto più conveniente, in termini di dispendio di tempo ed energia , “raccogliere” il DNA di cui hanno disperatamente bisogno, piuttosto che creare materiale genetico essi stessi. Perché spendere energia e tempo preziosi creando fabbriche, mettendo a punto codici di purezza, come pure trovare una fonte di materie prime per la creazione di molecole da replicare, e quindi ricostruire molecole integre funzionali, quando esiste un pianeta di sei miliardi di persone da poter sfruttare?

L'ubicazione strategica delle basi sotterranee consente loro di fare tutto ciò in maniera di gran lunga più economica e vantaggiosa : anche una civiltà che è capace di viaggiare più veloce della luce da una stella remota, dovrebbe risparmiare tempo ed energia ed opporsi al notevole sforzo di replicare molecole ex novo.

Così, maturata la premessa che i rapimenti hanno il fine di raccogliere DNA ed altro materiale genetico da infondere al codice genetico deteriorato degli alieni, questa teoria dovrebbe non solo spiegare le abduction attuali, ma anche le “visite” passate.

Pur tuttavia, i Grigi sembrano non avere molto controllo sul codice genetico degli ibridi da essi creati.

Tale ovvia deduzione scaturisce dall'analisi del fatto che i rapimenti stanno tuttora avvenendo.

Se i Grigi sono in possesso di avanzate tecniche di ingegneria genetica, che essi attivamente usano, come sembrano fare, allora dovrebbe essere plausibile che essi siano anche in grado di riparare gli errori nelle sequenze del loro codice genetico : ma tutto ciò cozza con il fatto che i rapimenti continuano ad essere perpetrati e così è gioco forza formulare altre teorie per spiegare le apparenti incongruenze logiche.

Una possibile spiegazione è che i Grigi non utilizzano l'ingegneria genetica da soli, ma che il sistema è completamente automatizzato, con o senza un supervisore.

In tal caso, l'ingegneria genetica coinvolta nella combinazione di ambedue i tipi di codice genetico, potrebbe essere controllata da un computer di qualche tipo, e potrebbe creare un embrione ibrido dagli ovuli e sperma umani, con l'aggiunta del materiale genetico dei Grigi opportunamente modificato per renderlo compatibile con il DNA terrestre.

Un possibile criterio, che ci consenta di spiegare il “furto” di sperma e ovuli umani, dovrebbe tenere conto del seguente scenario: gli ovuli sono solo adeguatamente modificati per essere sicuri di non incorrere in problemi di compatibilità con il nuovo set di codice genetico. Il DNA dello sperma umano viene quindi rimosso e sostituito con il materiale genetico dei Grigi, opportunamente modificato per interagire di conseguenza..

Lo sperma viene quindi trattato per combinarsi con gli ovuli, mixando i due tipi, e se il codice è vitale l'embrione che ne risulta cresce e si divide.

Ad un certo punto viene posto in “stasi” tramite congelamento o altre tecniche, per l'immagazzinamento , e quindi impiantato in una femmina umana per l'ulteriore conveniente sviluppo.

Questo scenario, oltre che aggirare l'apparente falla nella teoria, potrebbe spiegare perché i Grigi, pur sembrando possedere un'avanzata tecnologia di ingegneria genetica a loro disposizione, nondimeno sono incapaci di riparare gli errori nel loro codice genetico, nonchè di differenziarlo attraverso la manipolazione.

Forse essi hanno perso le nozioni iniziali in un qualche punto del loro passato, o semplicemente usano le conoscenze che un'altra civiltà ha fornito loro senza capire con esattezza come andare avanti (non è forse quello che fanno gli scienziati umani con la retroingegneria sui dischi volanti recuperati a seguito di crash? Philip Corso docet!).

•  Aspetto fisiognomico

Un'altra prova a sostegno della “teoria dei cloni” la ricaviamo dai racconti dei rapiti sull'aspetto fisico dei Grigi .

In base a quanto riferito dagli addotti nonché da attendibili informatori del Governo degli Stati Uniti, i Grigi possiedono il seguente profilo fisico:

•  altezza media di circa un metro e venti o poco più per i “dottori” (come i rapiti designano gli alieni che sembrano curare la “regia” dei rapimenti), e di un metro per gli “operai” o droni, con un complessivo aspetto umanoide.

•  L'epidermide è di colore grigio chiaro o scuro e appare essere non porosa.

•  La testa è a forma di triangolo invertito ed è proporzionalmente larga alla sommità. La parte posteriore del cranio è larga e arrotondata.

•  gli occhi, grandi, scuri ed inclinati all'insù, si estendono a “fascia” verso la parte posteriore del cranio;

•  le braccia e le gambe appaiono molto esili;

•  il collo appare essere troppo sottile per reggere il peso della testa.

•  Non vi sono genitali visibili. E in quelli che sembrano essere “maschi” non vi è una protuberanza pubica visibile attraverso i vestiti.

Questi rapporti sembrano condurci ad una pressochè obbligata conclusione : I grigi sono “muli” sterili, privi di organi sessuali.

Le descrizioni dei corpi dei Grigi si distinguono in ragione della loro monotona uniformità : corpi molto simili, con lievi variazioni solo nelle proporzioni e nella fisionomia delle teste.

Tuttavia, anche se privi di organi sessuali, i Grigi sembrano avere un “genere sessuale” e non sono semplicemente “neutri”.

Il genere sessuale, tuttavia, sembra sia completamente determinato dalla “mente”, essendo i corpi quasi tutti identici.

Gli addotti dichiarano che alcuni Grigi “sembrano” o “danno la sensazione” di essere, nelle modalità comportamentali, femminili, mentre altri sono molto mascolini.

Ciò ci induce a pensare all'esistenza di un qualche tipo di differenziazione sessuale che pur non manifestandosi nella complessione morfologica, è ancora ben presente a livello di “forma mentis” psicologica quale criterio discriminativo tra maschi e femmine nella infrastruttura sociale dei Grigi.

Dovrebbe anche essere messo in rilievo, che i Grigi “femmina” sono visti molto raramente e ci viene riferito da più fonti che sono sterili e incapaci di partorire la prole.

I “maschi,” al contrario, vengono osservati molto spesso e una semplice deduzione ci mostra l'unico seguente scenario possibile: i Grigi “femmina” sono pochi di numero e devono essere isolati per qualche ragione, forse per prevenire la loro perdita o perchè ricettacoli genetici.

Ciò nonostante, poiché i Grigi non possono riprodursi naturalmente, a causa della mancanza di organi sessuali, devono necessariamente includere nella loro società metodi artificiali in larga scala per prevenire l'estinzione della specie.

Teoria dell'origine dai cetacei

La seguente intrigante ipotesi può essere fatta basandoci sulla apparenza fisica dei Grigi : essi discendono da una forma di vita simile ai delfini o ai cetacei.

Vi sono diverse ragioni alla base di tale supposizione. La risposta può essere rinvenuta nelle affinità fisiche e comportamentali tra i cetacei ed i Grigi.

•  Aspetto fisico ed analogie

Esaminiamo in primo luogo le caratteristiche fisiche. La pelle dei Grigi è molto simile a quella dei delfini sia nella consistenza che, in molti casi, nella colorazione.

Sulla Terra i cetacei hanno sviluppato gambe e braccia per funzionare sulla terraferma, ma quando essi sono ritornati agli oceani, le appendici ormai inutili si sono evolute in pinne e code. Analisi effettuate dagli scienziati con i raggi x mostrano chiaramente come le appendici nei moderni delfini e balene sono paragonabili, nella struttura scheletrica, a quelle dei mammiferi terrestri per collocazione e tipo di ossa. E' possibile che i Grigi si siano evoluti più di quanto non abbiano fatto i delfini terrestri, ma in seguito non sono ritornati al loro ambiente naturale, gli oceani, ma hanno continuato ad evolversi come i mammiferi della terraferma. Consideriamo ora la forma del cranio : i Grigi possiedono un cranio largo ed arrotondato nella parte anteriore e posteriore. Un esame del cranio dei delfini mostra la medesima singolare caratteristica. Gli occhi dei Grigi vengono descritti come larghi e neri e muniti di quella che appare essere una membrana protettiva esterna adatta a proteggere gli occhi sott'acqua.

Molti animali terrestri ed acquatici hanno sviluppato protezioni esterne degli occhi per un uso subacqueo. Può darsi che nei Grigi quella osservata sia una struttura vestigiale (tipo il coccige negli esseri umani), ormai anacronistica, che la specie ha mantenuto nel corso della sua evoluzione forse per scopi protettivi (dobbiamo però ricordare, ad onor del vero, che secondo alcuni sono strutture artificiali aventi lo scopo di proteggere gli occhi dei Grigi dalla luminosità terrestre che è molto più intensa rispetto a quella del pianeta di origine di questi esseri – una sorta di Ray-Ban extraterrestri!).

Un altro fattore è la colorazione scura di questi “schermi protettivi”. Ciò sembra suggerire una struttura oculare adatta a condizioni ambientali di luce ridotta. Ciò dovrebbe essere naturale per creature acquatiche che vivono negli oceani ove la luce primaria del pianeta non penetra molto profondamente. La colorazione scura è indicativa di occhi che assorbono quasi tutta la luce che penetra in essi, dando l'apparenza di nero.

Sulla Terra, i delfini ed altri cetacei hanno sviluppato un senso radar che li aiuta nella navigazione e così non confidano molto sul senso della vista mentre sono sott'acqua.

•  Aspetti comportamentali ed affinità.

Vi sono diverse affinità tra il comportamento dei Grigi e quello dei delfini.

I delfini terrestri utilizzano il sonar per navigare e disorientare la preda ed i nemici.

L' ”effetto disorientante” è di particolare interesse per la nostra analisi.

I delfini possono emettere raffiche ultrasoniche molto potenti e concentrate dalla parte anteriore del loro cranio grazie ad un particolare organo detto “melone”.

Questo viene utilizzato per stordire le prede ed i nemici, come gli squali ed i barracuda. In proposito esiste un interessante documentario girato da alcuni studenti che illustra perfettamente le sbalorditive capacità dei delfini: in esso possiamo vedere all'opera un gruppo di delfini che utilizza tale abilità nei confronti di un grosso barracuda. Ad un certo punto del filmato, Il barracuda inizia a nuotare in direzione di un giovane branco di delfini; si vedono quindi quattro grossi delfini adulti girare le loro teste in direzione del predatore ed emettere una prolungata raffica di ultrasuoni. L'effetto sul barracuda è impressionante: esso appare letteralmente “congelato”, completamente paralizzato nell'acqua ed anche le branchie cessano di agitarsi.

I delfini lo fissano per circa trenta secondi, durante i quali il barracuda rimane totalmente immobile. Non appena essi distolgono le loro teste, e quindi l'onda ultrasonica non è più focalizzata sul barracuda, esso fugge velocemente dalla scena.

Ovviamente, questa “onda” va fortemente localizzata, ed è necessario che il

cranio dei delfini sia puntato in direzione del “bersaglio”. L'intensità dell'onda può essere variata a piacere. Durante la caccia, l'onda ultrasonica può essere diretta verso un piccolo pesce e amplificata sino a livelli che risultano letali per la preda, causando la morte istantanea.

I ricercatori di cetacei ritengono che la suddetta tecnica viene utilizzata dai delfini nei loro scontri con gli squali. Le autopsie degli squali morti a seguito dell'attacco di un delfino, rivelano che gli organi interni del predatore sono stati fatti a pezzi. L'onda può essere modulata in maniera tale da produrre un “effetto stordente” apprezzabile nel caso del barracuda. Il risultato finale è la paralisi fisica e il disorientamento psichico della preda.

Il fenomeno descritto è molto simile alle tecniche utilizzate dai Grigi per accelerare il controllo telepatico dei rapiti. Le analogie sono quasi schiaccianti.

Quasi ogni rapito afferma che nel momento dell'abduction è stato paralizzato dai Grigi provando una sensazione di disorientamento mentale.

La cosa lampante più ricordata dai rapiti è il cosiddetto “Stare” (lett. sguardo fisso). Questo fenomeno avviene quando un Grigio guarda direttamente un rapito.

I grandi e scuri occhi dell'essere catturano immediatamente l'attenzione dell'addotto. Questi riferisce di essere, in quel frangente, incapace di muoversi e prova un gran disorientamento mentale.

In qualche rara occasione, i rapiti riferiscono una diminuzione di questi effetti quando un Grigio distoglie lievemente lo sguardo da essi.

Ciò è indicativo del fatto che l'intensità dell'effetto ipnotico è direttamente proporzionale alla direzione o focus della porzione frontale della testa del Grigio.

Questa prova ci induce a formulare l'ipotesi che i Grigi usino un tipo di onda sonora ultrasonica associata alla telepatia per paralizzare un addotto durante il rapimento. Lo “Stare”, come gli addotti lo definiscono, è semplicemente la parte frontale del cranio dei Grigi (equivalente al “melone” dei cetacei) preposta all'attivazione della massima concentrazione dell'onda sulla mente degli addotti.

Quando i Grigi volgono altrove lo sguardo, l'onda naturalmente si affievolisce e l'effetto diminuisce; ciò sembra anche avvenire quando il Grigio si distrae momentaneamente .

La testa dei Grigi viene generalmente descritta come larga, triangolare ed arrotondata nella parte anteriore e posteriore. Ciò suggerisce un struttura dei lobi frontali straordinariamente simile alla struttura fisica del cervello dei cetacei.

Questa è la differenza principale tra il cervello dei cetacei e quello degli umani. L'ampia rotondità si pensa essere un adattamento del cervello dei cetacei per manipolare l'enorme flusso di dati ricevuti dalla localizzazione dell'eco e altre facoltà comunicative basate sul suono.

Si dovrebbe anche notare che nelle rare occasioni in cui gli addotti percepiscono suoni verbali dai Grigi, essi sono descritti come “fortemente impeciati”, a volte come cicalii o bip intermittenti del tutto simili alle melodiose vocalizzazioni dei delfini.

Mentre la struttura del cervello dei Grigi è rimasta fondamentalmente costante, potremmo assumere che l'abilità di eco-localizzazione sia diminuita o si sia atrofizzata quasi completamente: probabilmente, facendone un uso limitato, tale abilità potrebbe essere stata eliminata dai Grigi dalla loro specie nel corso delle clonazioni.

Origini dei Grigi

Premesso di non conoscere tutto sulle origini dei Grigi, siano essi cetacei evoluti o una razza schiava della clonazione, diverse possibili vie possono essere esplorate. Una di queste ci conduce a considerare la possibilità che la loro specie sia il frutto di un'evoluzione naturale o di un'alterazione genetica di cetacei da parte di altre specie evolute di Alieni. Dato che ad oggi non c'è alcuna prova certa, ogni possibile teoria formulata sulle origini di queste creature dovrebbe necessariamente essere considerata come incompleta e quindi suscettibile di modifiche.

•  Cetacei evoluti

Una semplice spiegazione per le origini degli alieni Grigi prende in considerazione un processo evolutivo simile a quello degli esseri umani, ma da antenati cetacei verificatosi in maniera opposta agli antenati dei primati.

Ad un certo punto della loro evoluzione, invece di ritornare agli oceani, o forse lasciando gli oceani, i cetacei si sono semplicemente evoluti sulla terraferma mentre mantenevano le caratteristiche vestigiali dei loro antenati, come gli umani che ancora conservano corpi pelosi ed un'appendice caudale (coccige).

Successivamente, la specie, evolutasi più rapidamente, ha fondato le basi della propria tecnologica (cosa non possibile sott'acqua), ed una società complessa. Qualche tempo dopo, questa specie deve aver sperimentato un qualche grave incidente o altro evento naturale che ha seriamente danneggiato il proprio pool genetico, oppure ha spontaneamente deciso che il miscuglio genetico casuale dovuto alla riproduzione sessuale fosse inadeguato per la propria società e si è quindi imbarcata nella clonazione quale mezzo per risolvere i suoi problemi.

Dopo un ulteriore periodo di tempo, la conoscenza della genetica avanzata come pure la tecnologia richiesta per creare versioni più avanzate dei loro apparati genetici è stata in qualche modo perduta e il risultato è una società che dipende dalle sue macchine per la sopravvivenza della specie, ma che non è in grado di ricrearne la tecnologia. Questa ipotesi è corroborata dalle motivazioni dietro il fenomeno dei rapimenti, che viene di molto semplificato senza coinvolgere altre specie manipolatrici.

•  I “Padroni”

Una variante della teoria appena esaminata postula l'esistenza di una forma di vita cetacea evolutasi su un altro pianeta. In base a questa ipotesi, e al contrario dei cetacei terrestri, la suddetta forma di vita non ritorna agli oceani, ma viene scoperta e più tardi alterata e clonata da un'altra specie di alieni evoluti.

Questa specie (che definiremo per convenzione i “Padroni”) ha avuto bisogno di una fonte di schiavi lavoratori, e così ha cercato una forma di vita meno intelligente da manipolare geneticamente in maniera tale da poter essere utilizzata efficacemente.

Supponiamo arbitrariamente che ciò sia avvenuto circa un milione di anni fa; la più evoluta forma di vita sulla terra, in quel periodo geologico, dovrebbero essere stati i delfini e le balene: questo potrebbe anche essere stato possibile su un altro pianeta, ove una specie simile ai cetacei terrestri si è evoluta al posto dei primati.

In base a questa teoria gli antenati cetacei dei Grigi sono stati geneticamente modificati in una specie bipede eretta in grado di lavorare per i “PADRONI”.

Ad un certo punto tuttavia, i Grigi si sono ribellati ai loro signori e hanno cominciato ad usare su sé stessi la tecnologia dei “Padroni”, ma dato che questi li avevano creati semplicemente per lavorare e non per progettare, la loro cognizione delle operazioni di tecnologia è carente.

Questa teoria potrebbe spiegare l'insufficiente conoscenza della genetica che sembra affliggere i Grigi e perché essi non possono semplicemente modificare artificialmente il proprio codice genetico.

Essi sono in grado di manipolare la tecnologia, e la usano a loro vantaggio ma, poiché sono incapaci di comprendere gli effettivi aspetti teorici di essa e le operazioni dietro l'uso del loro equipaggiamento, hanno bisogno di rapire gli umani.

Un'altra possibilità è che i Grigi non siano indipendenti dai loro “Padroni”, che continuano a controllare e manipolare essi per i propri fini. In tale scenario, i “PADRONI” vengono spesso considerati i Rettiliani (a tal riguardo vedi le teorie cospirazioniste del giornalista David Icke).

Conclusioni

La conclusione finale, al di là di tutte le teorie esposte, e “prove” alla mano, è che i Grigi sono creati artificialmente da individui o esseri sconosciuti o da essi stessi, e che inoltre essi si sono evoluti su un altro pianeta da una forma di vita simile ai cetacei. Una forma di vita di tipo cetaceo evolutasi naturalmente su quel pianeta o che, accelerata artificialmente nella sua evoluzione per mezzo di sofisticate operazioni di ingegneria genetica, è stata più tardi clonata da un'altra razza di alieni più evoluta (definiti convenzionalmente i “PADRONI”) in maniera tale da essere ormai l'unica forma di riproduzione possibile.

A causa delle ripetute clonazioni, la loro sequenza genetica si è deteriorata di generazione in generazione inducendoli così a rapire gli esseri umani per riparare il danno subito dal loro DNA ed aggiungere nuove sequenze al pool genetico clonato.

In un prossimo articolo passeremo in rassegna ulteriori teorie sulle origini e sugli scopi ultimi delle razze aliene che “visitano” la Terra

Fonti : www.above topsecret.com

“Il giorno dopo Roswell” di Philip Corso

“ The catchers of Haven” di michel Wolf

“I figli di Matrix” di David Icke