LO STRANO CASO DEL MONOLITO SPAZIALE

(Giacomo Casale)

Si è più volte affermato, da parte di più fonti, che i governi, da circa un cinquantennio, si stanno servendo dei mass-media per portare avanti un progetto di acclimatazione della popolazione alla realtà dell'esistenza di altre forme di vita intelligente nel cosmo.

Film e serial di fantascienza in particolare, costituirebbero una sorta di tirocinio subliminale per gli esseri umani , al fine di evitare, nel caso una rivelazione improvvisa dovesse ritenersi necessaria, uno shock culturale che avrebbe effetti devastanti sulla civiltà terrestre. Quindi film di successo come “ET”, “incontri ravvicinati del terzo tipo”, “2001 :Odissea nello Spazio” ed il più recente “contact”potrebbero avere alla fine un fondo di verità.

Tale assunto potrebbe trovare una conferma nelle dichiarazioni del dott. Richard Boylan, noto studioso del fenomeno UFO e delle abduction in particolare.

Stando alle sue dichiarazioni, un rivelatore denominato convenzionalmente “Jesse”, gli ha raccontato una storia perlomeno bizzarra. Premetto che il suddetto Jesse è un sedicente ex componente della NSA ( Agenzia per la Sicurezza Nazionale, la più importante e potente struttura di intelligence esistente in America che presiede e dirige tutte le altre branche dei servizi di spionaggio USA) il quale mantiene ancora alcuni contatti con la comunità dei servizi segreti.

Le informazioni di “Jesse” sono state confermate da un altro famoso rivelatore, il dott. Michel Wolf (recentemente scomparso per una inesplicabile malattia) del sottocomitato non riconosciuto del Consiglio di Sicurezza Nazionale , il famigerato MJ-12 Special Study Group.

Tuttavia c'è fondato motivo di ritenere che tutti questi “rapporti” non sono il semplice frutto di incontrollate fughe di notizie, ma che rientrino invece nel programma di graduale rivelazione dei governi di cui parlavo all'inizio.

Secondo “Jesse”, nel 1969 l'Apollo 10, con a bordo gli astronauti Stafford, Cernan e Young, fu la prima missione spaziale a filmare nello spazio un “radiofaro” di origine extraterrestre, denominato il “Monolito”, in qualche modo simile ma più piccolo di quello del famoso libro/film di Artur C. Clarke “2001-Odissea nello spazio”.

Tuttavia, i tre astronauti americani, non furono i primi ad avvistare tale manufatto. Il monolito fu infatti avvistato dal cosmonauta russo Yuri Gagarin, il primo uomo nello spazio, già nel 1961.

Gagarin fu seguito, nello stesso anno, dall'astronauta americano Alan Shepard, il quale anch'egli seriportò notizia dello stesso “Radiofaro”.

L'Apollo10 fu inviato nei pressi del manufatto extraterrestre il quale venne filmato da ogni angolazione. Il monolito reagì come una sorta di “segnalatore”. Afferma “Jesse” che “esso generò una serie di messaggi sul tipo di quelli del film “Contact” con Jodie Foster”.

Il Monolito conteneva un messaggio, una sorta di mappa della civiltà extraterrestre che lo aveva collocato lì e le relative istruzioni per raggiungerla!”. La missione Apollo 10 rientrò alla base con il messaggio alieno. L'energia del monolito aveva però danneggiato la strumentazione della capsula la quale rientrò sulla Terra tra non poche difficoltà.

Non appena l'Apollo 10 atterrò, i componenti del Gruppo di Studio Segreto sugli UFO (MJ-12) si catapultarono come lupi famelici sui messaggi contenuti nel monolito studiandoli attentamente.

Successivamente il governo americano, avrebbe utilizzato uno Shuttle militare segreto per portarlo sulla Terra. Questo “prototipo” militare segreto fu reso operativo molti anni prima dello Shuttle ufficiale del 1981.

La seconda missione di tale Shuttle militare ultrasegreto, recuperò il Monolito nello spazio esterno e lo riporto sulla Terra nel 1972 per sottoporlo a studi scientifici.

Dopo il recupero il manufatto alieno, fu collocato in una base militare presso cui si svolgevano ricerche classificate. L'analisi scientifica del Monolito extraterrestre fu condotta presso questa base situata a nord di Abaco, all'estremità dell'arcipelago della Bahamas.

Secondo Jesse La RCA Corporation fu la diretta responsabile di quelle ricerche. Jesse prosegue il suo racconto affermando che ”le ricerche furono proseguite in ambiente controllato subacqueo, dopo che si accorsero che le persone a contatto prolungato con il Monolito morivano come mosche”. “Essi pensavano che ciò avrebbe ridotto al minimo il rischio dell'esposizione alle radiazioni cosmiche emesse dal monolito”. Jesse notò che il segnale prodotto dal monolito era simile ad un suono : “era come se esso parlasse”.

Il manufatto emanava anche una leggera luce. Il dott. Michel Wolf trovò una luce addizionale sul radiofaro. Egli disse:“Esse sono “cartoline postali” poste sul bordo” . “Ciascuna di esse emette luci e toni a mò di segnali utilizzando un linguaggio matematico… Ci potrebbero essere 5 o più civiltà extraterrestri coinvolte nella collocazione di questi radiofari”.

Tra gli scienziati coinvolti nello studio del monolito, oltre al dott. Michel Wolf del NSC, vi era il famoso astronomo Carl Sagan (in seguito divenuto negazionista ad oltranza degli UFO come già prima di lui Donald Menzel), il generale William Stubblebine del Comando di Intelligence e Sicurezza della U.S. Army ed un ex capo divisione della CIA.

“Jesse” riferisce che tutti coloro che ebbero un prolungato contatto fisico con il monolito contrassero il cancro. E quelli che cercarono di sezionarlo morirono sul posto.

Il dott. Wolf contrasse una forma di cancro del colon; l'uomo della CIA ritenne necessaria la chirurgia, ma il cancro del dott. Wolf più tardi subì una remissione spontanea .

Il dott. Carl Sagan, alla fine morì a causa del suo tumore.

Jesse continua il suo racconto, sostenendo che vi sono molti altri radiofari extraterrestri nello spazio, che hanno la funzione di “cartoline postali” ed è sicuro che la Russia ne possiede uno.

Jesse ha anche rivelato che nel 1973 il governo americano ha scoperto la formula dell' antigravità, e che è stata usata dai militari per realizzare un veicolo spaziale antigravità.

Jesse afferma inoltre che il noto fisico quantistico Jack Sarfatti rivestiva nella faccenda un ruolo tale da renderlo edotto della suddetta formula. Secondo “Jesse” Sarfatti lavorò sugli UFO precipitati ed a operazioni di retroingegneria altamente classificate. Jesse aggiunge che la propulsione degli UFO precipitati era incentrata sui piloti ET: “la console del pilota era munita di micro sensori che interagendo con il pilota lo rendevano tutt'uno con il disco”. Tale affermazione venne singolarmente fatta anche dal compianto colonnello Corso, il quale individuava proprio in ciò le maggiori difficoltà incontrate dagli scienziati nel replicare il sistema di propulsione dei dischi precipitati.

Infine, stando alle affermazioni di “Jesse”, la Rand Corporation (una compagnia controllata con ogni probabilità dalla CIA) detiene la chiave della formula dell'antigravità.

Fonti:

www.abovetopsecret.com