Antichi Egizi ed Elettricita'
 
di Jason Martell
Traduzione per l'USAC a cura di
Tommy Crestanello
 
     
  Nella scienza alternativa si crede generalmente che i nostri antenati possedessero una conoscenza tecnologica di base superiore, che i nostri libri scolastici devono ancora accettare. Molte di queste teorie sono una seria lacuna e sono spesso basate su delle speculazioni continue, come la macchina di Manna. Ma la teoria che l'elettricita' fosse conosciuta e usata nell'antichita', ha delle fondamenta teoriche molto stabili.  
     
   
     
  La chiave dell'intera teoria sta' a centinaia di chilometri ad est dell'Egitto, in quello che oggi e' l'odierno Iraq. Ci sono molte anfore strane che sono state trovate. Molte di queste erano contenitori di rame a tenuta stagna, poste su delle aperture nell'asfalto. Al centro del cilindro vi era un sperone di ferro, che finisce all'interno dell'asfalto e trattiene il cilindro ancorato. L'escavatore che ha trovato per primo questa tipologia di vasi fu nel 1936, e la prima ipotesi fu: questa era una primitiva batteria. La ricostruzione di quello che e' stato trovato ci ha mostrato che era possibile creare elettricita'.
Un'altro elemento fondamentale per la nostra teoria dell'elettricita' e' attualmente qualcosa che e' andato perso. E' l'enigma centrale di molti libri scientifici scolastici: fuliggine. In nessuna delle migliaia delle tombe sotterranee e stanze delle piramidi fu trovata traccia di fuliggine. Cosi' gli autori hanno parlato di tesi-elettrica. Nonostante questo, molte di queste tombe sono piene di coloratissimi dipinti. Ma le luci primitive egiziane ( candele, lampade a olio etc. ) avrebbero dovuto lasciare della fuliggine e usare l'ossigeno. Cosė, come hanno fatto gli egizi ad illuminarle? Molte persone razionali, hanno parlato della teoria degli specchi egizi, ma la qualita' del rame che gli egiziani hanno usato come specchi non ha lo stesso effetto.
 
  Tempio di Hathor a Dendera  
   
     
  Nel tempio di Dendera, molte dozzine di chilometri a nord di Luxor, vari esperti hanno trovato la luce. Un ingegnere elettrico norvegese ha portato a conoscenza molti degli oggetti che sono mostrati in queste pagine e molti possono essere considerati delle lampade funzionanti. Un collega austriaco e' riuscito a ricostruire un modello funzionante e due noti autori nell'AAS, Peter Krassa e Rainer Habek hanno potuto elaborare una teoria basata su queste lampade trovate dai colleghi. Quello che vediamo e' senza dubbio una forma di bulbo, con due braccia che sono vicine al suo bulbo iniziale, e ad una sorta di cavo dall'altra parte, da dove un serpente sbuca fuori dal tocco delle mani. L'intero e' realmente simile ad una lampada.  
     
   
 
Articoli tematici...