UFO nella provincia di Rovigo

 

Data: 19/05/1991

Località: VALMOLIN DI MEZZO (da Polesella ad Arquà lungo la statale 16)

I. R. - 2° tipo

Era Domenica. Mi ero appena alzato quando ricevetti una telefonata dal signor D.F. di Arquà Polesine. Mi raccontò per sommi capi quanto era successo a lui e alla sua famiglia. Capii che era piuttosto sconvolto e gli fissai un incontro il giorno stesso.

Mi recai con un mio socio a casa sua, ove facemmo la conoscenza di sua moglie e del suo figliolo Stefano. Furono molto gentili ad accoglierci. Il signor D.F. è un operaio specializzato in oleodinamica; sua moglie Daniela, casalinga, è in possesso di strane facoltà di tipo pranoterapeutico e il figlio Stefano è studente della scuola media. Il quarto membro della famiglia era rappresentato da un bel gatto bianco grigio.

 

Erano le ore 0.45 circa, di Domenica. La famigliola proveniva da Polesella, reduce da una serata di svago al Dancing “Ragno d’Oro”, e percorreva la statale 16 che porta a Rovigo, quando ad un tratto il giovane Stefano s’avvede di una strana luce rosso-arancione che seguiva la propria auto. I genitori, avvertiti di questa strana apparizione, ne convennero che la luce seguiva in alto a sinistra la vettura.

 

“Siamo sicuri che non si trattava di luci riflesse dai vetri della nostra auto a causa della forma quasi romboidale di quello strano ordigno luminoso, circondato tra l’altro da una cortina fumosa tutt’intorno ai bordi” prevenne D.F.

 

 

L’inseguimento durò 5 minuti. Arrivati a casa, la signora Daniela scese dall’auto ed aprì il cancello, permettendo l’entrata di quest’ultima. Subito la donna si affrettò a raggiungere il retro della propria abitazione che confinava con un immenso campo di frumento, non ancora maturo, per rendersi conto della posizione dello strano oggetto luminoso. Con un’inclinazione di circa 30° e ad un’altezza di quasi 200 metri dal suolo la luce rosso-arancione stazionava a Sud-Sud Ovest, come in attesa di qualcosa. Piuttosto allarmata per quello strano avvenimento, la signora Daniela chiamò il marito ed il figlio come per avere una conferma che non stesse sognando. Quando la famiglia si riunì al completo dovette ammettere di trovarsi di fronte ad un evento inquietante: infatti l’UFO cominciò a dirigersi verso di loro cambiando forma (morfologia globulare). A questo punto i tre, rimasti allibiti dalla paura, si diressero con fuga precipitosa all’interno della loro casa, mentre si udivano abbaiare furiosamente i cani del vicinato. Per parecchi minuti notarono che il ,loro gatto appariva molto inquieto, con il pelo irto, le orecchie alzate e la coda tesa in alto. Dall’apertura del cancello in poi erano passati 3 o 4 minuti.

 

Una descrizione più accurata ci permise di avere ulteriori dati sulle caratteristiche dell’oggetto luminoso: la superficie romboidale era coloro rosso-arancione, il contorno risultava netto e scurissimo e la massa nebuliforme all’esterno del romboide assumeva un aspetto arancione più marcato. Le dimensioni dell’UFO erano paragonate al doppio della luna quando è piena. Un poco prima della fuga precipitosa in casa lo strano ordigno fu visto muoversi e sparire come nel nulla in direzione Nord-Nord Ovest.

wpeE.gif (22820 byte)

Rappresentazione schematica dell’evento, accaduto alla famiglia F., dalla penna di S. Baratella

 

Quando ci recammo a casa della famiglia F. per intervistarla erano le ore 17 ed il cielo era abbastanza assolato dopo la leggera pioggia della notte stessa dell’avvistamento.

Tutto ciò ci permise di svolgere alcune analisi strumentali. Giungemmo alla conclusione, visti tutti gli esiti negativi dei nostri strumenti, che l’UFO non è mai atterrato nel retrostante campo di frumento e non ha lasciato alcuna traccia circostante, al di fuori dell’emissione di una strana energia (Ultrasuoni? Onde elettromagnetiche? Altra natura energetica a noi sconosciuta?) che ha influito, come spesso accade in queste circostanze, sul sistema nervoso degli animali.

In più, si potrebbe ribadire il concetto che esiste una connessione tra un avvistamento UFO e la particolare struttura cerebrale di una persona, dotata di sensitività (vedi le particolari doti pranoterapeutiche e medianiche della signora Daniela).

 

La famiglia in questione ci è sembrata sinceramente meravigliata dello strano fenomeno, e l’incredibile e bizzarro evento, ad essa capitato, presenta a nostro parere un’alta attendibilità.

L’influenza sugli animali del vicinato e sul gatto fa catalogare il suddetto avvistamento come un incontro ravvicinato di secondo tipo.

 

Sebastiano Di Gennaro