Sumeri dall’Atlante Storico Garzanti

di Marcello Soave 18/06/2005

 

3200-2800 a.C. Periodo protostorico. I Sumeri sono presenti nel sud della Mesopotamia (“terra tra i fiumi”). I rilievi stratigrafici in Irak li vedono come la prima cultura in assoluto e non ci sono strati significativi (eccetto quelli neolitici) sottostanti agli strati relativi alle loro città, quindi per l’archeologia la loro origine è oscura: forse sono imparentati con i fondatori della cultura dell’Indo. La fertilità del suolo permette l’allevamento del bestiame e la coltivazione della palma da datteri. La conoscenza dei metalli, già nota e diffusa, rende possibile la preparazione di armi efficienti e di progrediti attrezzi per l’agricoltura. Il territorio è diviso in città-Stato. Centri delle città sono i monumentali templi in mattoni eretti su alte piattaforme, con le pareti coperte a guisa di mosaico da “chiodi” di argilla colorata. Essi sorgono nel mezzo di un recinto consacrato al dio della città cui appartiene il territorio. Massima autorità è il principe (lugal: “uomo grande”), rappresentante del potere politico, sommo sacerdote e capo dell’esercito. Il tempio è il centro politico, religioso ed economico. L’apparato amministrativo utilizza la scrittura come mezzo di registrazione (dapprima ideografica, in seguito segni astratti, incisi con stiletti nell’argilla molle: scrittura cuneiforme), anche su supporti quali metallo, pietra

 

 

e alabastro (vedi la “testa femminile” di Uruk-Warka). Sono propri della cultura sumera i sigilli a cilindro (sigilli ufficiali per suggellare le anfore con le provviste nel recinto del tempo). La più antica trinità sumera è quella di ENLIL, AN ed ENKI, altre divinità: UTU, dio del Sole, NANNA, dio della Luna, INANNA, dea dell’amore. Nella civiltà sumera vige un calendario lunare di 12 mesi. Noi ereditiamo dai sumeri il sistema sessagesimale nella divisione del giorno (24 ore, 60 minuti, 60 secondi) e del cerchio (360 gradi).

2800 – 2500 a.C. Periodo protodinastico. Avviene una lenta infiltrazione dei Semiti. MESILIM DI KISH diventa il primo “gran re” e Nippur il centro religioso. Si abbandona il “socialismo teocratico” (unità di Stato e Tempio). Tutte le città costruiscono mura di cinta (a Uruk per opera di Gilgamesh). Il tempio, precedentemente eretto su un’altra piattaforma, assume in seguito la forma di ziqurrat (torre a più piani sovrapposti, collegati da scalinate, che serve da basamento al tempio vero e proprio, costruito alla sommità).

 

 

 

Dal 2500 a.C. in avanti I dinastia di Ur, fondata da MESANNEPADDA. Sono famose le tombe dei re portate alla luce dagli scavi di Wolley del 1922.

2500 – 2360 a.C. Inizia il periodo storico - I dinastia di Lagash, il cui fondatore UR-NANSHE abbatte l’egemonia di Kish. Delle gesta di suo figlio EANNATUM ci informa la “Stele degli avvoltoi”, il primo monumento conosciuto che raffiguri fatti storici. Il successore ENTEMENA lotta contro l’influenza della casta sacerdotale, che aiuta il quarto sovrano, LUGALANDA, a insediarsi sul trono. L’usurpatore URUKAGINA attua riforme sociali (“patto con il dio NINGIRSU”: riduzione delle rendite dei sacerdoti, protezione delle vedove e degli orfani). Con l’appoggio della casta sacerdotale malcontenta delle riforme di URUKAGINA, LUGALZAGGISI (“re dei Paesi”), principe di Umma, conquista Lagash, poi Ur, Uruk, Larsa, Kish e Nippur e si spinge fino al Mediterraneo. Al Regno di LUGALZAGGISI, l’ultimo sovrano sumero, si sostituisce il Regno di Akkad.

2350 – 2300 a.C. Sargon I di Akkad, “signore delle quattro parti del mondo”, conquista la Mesopotamia, parte della Siria e dell’Asia Minore e l’Elam. La superiorità militare degli Accadici deriva dall’impiego di una tattica di movimento, con largo uso delle armi da lancio (giavellotto, arco e freccia), contro la quale nulla può l’esercito sumero, schierato in falangi poco mobili, armate con pesanti lance e grossi scudi. SARGON fonda un grande Stato con potere centralizzato (le iscrizioni ufficiali sono ora in lingua accadica) e costruisce una nuova capitale: Akkad. Le nuove divinità accadiche sono ISHTAR e il dio del Sole SHAMASH. Alla morte di SARGON scoppiano rivolte.

 

 

2270 – 2230 a.C. Naram-sin (nipote di SARGON) riconsolida il Regno accadico. Guerre in Arabia meridionale e sui monti Zagros (raffigurate sulla “Stele di Naram-sin”). Alla sua morte il Regno accadico si sfascia e si instaura un altro dominio straniero.

2150 – 2050 a.C. Gutei (invasori provenienti dall’Iran) che vengono però ricacciati da UTUKEGAL principe di Uruk. Restaurazione sumera.

2050 – 1950 a.C. III dinastia di Ur (sovrani: URNAMMU, SHULGI, BURSIN o AMARSIN, SHU-SIN, IBI-SIN). Restaurazione del Regno di Sumer e di Akkad; lavori di restauro dei templi. Sotto SHULGI i re delle città diventano governatori (patesi) delle province del nuovo regno. Con la cerimonia delle “nozze sacre” (l’usanza è probabilmente la ripetizione simbolica delle nozze tra la dea INANNA – rappresentata dalla prima sacerdotessa – e il suo amato, il dio del mondo sotterraneo DUMUZI, rappresentato dal re) SHULGI diventa dio. Costruzione di un grande sepolcro sotterraneo nel cimitero reale di Ur per sé e per i suoi genitori. Sotto SHU-SIN tribù semite occidentali premono ai confini e viene costruita una linea di fortificazioni sul medio Eufrate. Rapporti commerciali con l’India. Il Regno è indebolito dalle lotte contro gli Elamiti ed il re di Mari. Questo è il periodo di massima fioritura della letteratura sumera. Il potere si fonda su una struttura economica (Stato e Tempio) inquadrata in un massiccio apparato burocratico. All’inizio della III dinastia di Ur, GUDEA, patesi di Lagash, tenta una restaurazione dell’epoca d’oro sumera dedicandosi a opere di pace. La ricchezza affluita grazie al commercio (cedri del Libano, marmi, dioriti, oro, argento e rame) rende possibile la costruzione di grandi santuari (NINGIRSU) e di opere civili.

Dal 2000 a.C. invadono il Regno i semiti Cananei e ne risulta una intensa semitizzazione: formazione di stati a Isin, Larsa e Babilonia (Bab-ili = Porta di Dio): il sumerico rimane però come lingua del culto. Il Regno sumero attraversa una ultima fioritura politica e culturale sotto RIM-SIN, principe di Larsa (1758-1698 a.C.).

 

Fin qui la storia accertata dagli scavi archeologici, ma un traduttore dal sumero, Zecharia Sitchin, ha preso a considerare alla lettera i racconti delle tavolette scritte in caratteri cuneiformi, racconti che prima erano considerati dagli studiosi come “mitologia sumera”: i rapporti tra gli uomini e gli dèi quali potevano essere quelli della mitologia greca o romana, una religione codificata e organizzata, con una casta sacerdotale e racconti dalla forte valenza simbolica, volti unicamente a coinvolgere i cuori dei fedeli. Sitchin, continuando sulla scia di autori come Barry Downing (La Bibbia e i dischi volanti, 1968), Erich Von Daniken e Peter Kolosimo (i capostipiti della cosìddetta “Archeologia spaziale”), è il primo a considerare gli dèi sumerici come esseri veramente vissuti, non miti ma Storia. Secondo Sitchin gli dèi sumerici erano degli alieni, che chiama Annunaki e che proverrebbero da Nibiru, il 10° pianeta del sistema solare (parenti, sembra, dei “Pleiadiani” dello svizzero Meier). Gli alieni chiamavano i Sumeri il “Popolo dalla testa nera”. Gli Annunaki sarebbero venuti sulla Terra 445.000 anni fa per estrarre oro (necessario per riparare l’atmosfera del loro pianeta Nibiru) e se ne sarebbero andati non appena finito di trasferire il materiale su Nibiru e comunque dopo che la fazione militarista (di ENLIL) avesse annientato definitivamente le resistenze dei popoli umani fedeli alla fazione scientista e filo-umana (di EA-ENKI), nel 2023 a.C. con la distruzione di Sodoma e Gomorra per mezzo di bombe nucleari. Nella divisione dei territori terrestri operata dagli alieni Sumer era le Prima regione, Egitto e Nubia costituivano la Seconda, la valle dell Indo (Pakistan) era la Terza, la penisola del Sinai era la Quarta; inoltre avevano basi in Africa (Zimbawe) in un luogo chiamato Abzu (Terra nera) e in America (Terra al di là dei mari). Geograficamente, gli alieni avevano diviso la Terra in tre fasce separate dal 30° parallelo Nord e Sud: la Via settentrionale di Enlil, la fascia centrale di Anu e la Via meridionale di Enki. Cronologicamente, gli alieni facevano riferimento al Conto degli anni della Terra, a partire dalla visita di ANU sulla Terra; il calendario di Nippur partiva dal 3760 a.C.

AN o ANU era il primo re su Nibiru dopo l’unificazione (successiva alla guerra totale tra Nord e Sud) e per onorificenza era anche il nome del pianeta che noi chiamiamo Urano. ENLIL era figlio di ANU e di ANTU, sua sorella e sposa, dunque legalmente il figlio primogenito che deteneva il diritto alla successione sul trono di Nibiru al posto di EA-ENKI, che, pur se realmente il primo figlio, era nato da concubina; comandante militare e amministratore, inviato sulla Terra per organizzare le operazioni di estrazione dell’oro su larga scala; padre di NINURTA, avuta dalla sua sorellastra NINMAH, padre di NANNAR e ISHKUR avuti da NINLIL, sua sposa; si era opposto alla creazione dei Terrestri, cercò di provocare l’estinzione del genere umano attraverso il Diluvio; autorizzò l’uso di armi nucleari contro MARDUK. EA (“Colui la cui casa è l’acqua”, in quanto tra i primissimi a trasferirsi nelle paludi sumeriche), fu associato per onorificenza al settore zodiacale del cielo dell’Acquario; primogenito di ANU, fratellastro di ENLIL; capo del primo gruppo di Annunaki giunti sulla Terra; il creatore dell’Umanità e colui che l’ha salvata dal Diluvio; gli vengono attribuiti diversi epiteti: NUDIMMUD (“Abile creatore”), PTAH (“Colui che ha dato forma alle cose”) in Egitto, ENKI (“Signore della Terra”); padre di MARDUK. INANNA era la figlia di NANNAR e NINGAL, sorella gemella di UTU; promessa sposa di DUMUZI; feroce nella guerra; lussuriosa in amore; signora di Uruk e della Terza Regione (detta Aratta, vedi gli scavi di Harappa e Moenjo-daro); nell’Accadia fu conosciunta con il nome di ISHTAR, associata al pianeta che noi chiamiamo Venere. Era l’amante di ANU, tanto che l’Eanna, il tempio a sette gradini di ANU ad Uruk, fu offerto poi in dono da ANU ad INANNA.

 

 

La Lista dei re Sumeri (detta anche Lista dei re Sumerici o Lista reale Sumera) è un antico testo in lingua sumera che annota le varie dinastie dei re sumerici. Le “Lista dei re Babilonesi” e “Lista dei re Assiri”, di epoca posteriore, sono documenti simili. Sono conosciute 16 versioni (indicate con A,B,C...P) di questo testo, tutte scritte in sumerico anche se alcune mostrano una chiara influenza accadica.

La lista registra le città e i nomi dei re e governanti che detennero il potere ufficiale e la durata dei loro regni. I Sumeri credevano che la regalità fosse donata dagli dei e che potesse passare da una città all’altra con le conquiste militari.

La lista ha la particolarità di mescolare re anti-diluviani, probabilmente mitici e con regni dalla durata lunghissima, con le più plausibili dinastie storiche. Non può essere negato, tuttavia, che la maggior parte dei nomi dei primi re della lista corrispondano a sovrani storici che successivamente sono divenuti figure leggendarie.

Periodo protodinastico I

Re esistiti prima del diluvio universale, leggendari o prima del 2500 a.C.. I loro regni sono misurati in sar, periodo che vale 3600 anni - è l'unità successiva dopo il numero 60 nel computo sumerico (3600 = 60x60) - e in ner', unità che vale 600.

Dopo che la regalità calò dal cielo, il regno ebbe dimora in Eridu. In Eridu, Alulim divenne re; regnò per 28800 anni

 

Periodo protodinastico II

Re mitologici o sovrani del XXVI secolo a.C. circa. Numerosi governanti, noti grazie a iscrizioni coeve, non rintracciabili nelle Liste dei Re.

Dopo che il Diluvio spazzò via ogni cosa e la regalità fu discesa dal cielo, il regno ebbe dimora in Kish.

Prima dinastia di Kish

Quindi Kish fu distrutta e la monarchia fu assunta da E-ana.

Prima dinastia di Uruk

 

Quindi Unug fu sconfitto e la regalità fu assunta da Urim.

 

Prima dinastia di Ur

ca. XXV secolo a.C.

 

Quindi Urim fu sconfitto e la regalità fu assunta da Awan.

 

La lista prosegue col Periodo Protodinastico III, in cui però i tempi di regno sono assolutamente “umani” (i critici direbbero verosimili) eccetto due o tre. C’è da ricordare che l’Antico Testamento cita dei profeti longevi in modo  assolutamente invidiabile (200-300 anni). Inoltre ricordo che in Cina la tradizione vuole che i primi imperatori (i Tre Augusti) regnarono per migliaia di anni!